Istat. Superbonus ha avuto un impatto significativo su indebitamento netto, influenzando rapporto deficit/Pil

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AgenPress – “Il Superbonus ha annullato i miliardi che erano stati portati dalla revisione” dei conti che ha migliorato di 0,2 punti il deficit nel 2021. Lo ha detto il capo della direzione per la contabilità nazionale di Istat, Giovanni Savio, durante la conferenza stampa che ha presentato la revisione statistica, evidenziando come l’implementazione del Superbonus abbia avuto un impatto significativo sull’indebitamento netto del Paese, influenzando il rapporto deficit/Pil.

Savio ha rivelato che il rapporto deficit/Pil, grazie alla revisione dei conti, avrebbe mostrato un miglioramento di 0,2 punti percentuali nel 2021. Tuttavia, questo potenziale beneficio è stato annullato dall’introduzione del Superbonus, evidenziando l’importanza delle decisioni politiche sul bilancio economico del Paese.

Nella revisione dei conti, Istat spiega che nel 2022 la revisione al rialzo delle entrate è stata di 3.658 milioni, indotta da rialzi sia nelle entrate correnti (+3.141 milioni), sia nelle entrate in conto capitale (+517 milioni). La pressione fiscale risulta rivista al ribasso di 0,8 punti percentuali (da 43,5 a 42,7). Tra le uscite, riviste complessivamente al rialzo di 8.200 milioni, si segnala una forte revisione dello stesso segno delle uscite in conto capitale (+5.806 milioni), principalmente dovuta ai contributi agli investimenti (+4.572 milioni), per la maggior parte a seguito dell’aggiornamento delle informazioni sulla spesa sostenuta per i bonus edilizi (Superbonus e Bonus facciate). Sono state riviste al rialzo anche le uscite correnti (+2.394 milioni). L’impatto complessivo sull’indebitamento netto è stato un peggioramento di 4.542 milioni che però ha mantenuto invariato il rapporto indebitamento/Pil (-8,0%).

Per Marco Osnato,  deputato di Fratelli d’Italia, presidente della Commissione Finanze e responsabile economico del partito, “il Superbonus di Conte si conferma un ordigno devastante piazzato da Pd e M5s nella finanza pubblica italiana. Solamente l’equilibrio dei conti che il governo Meloni continua a garantire, dopo un 2022 che aveva già fatto registrare un netto miglioramento della struttura finanziaria dello Stato, può rimediare al disastro del governo Conte II. La strada per uscirne è lunga e accidentata, ma di sicuro non ci difettano né la volontà né tantomeno la competenza”.

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