Sen. Domenico Scilipoti Isgrò: “Pagamenti elettronici arricchimento per pochi”

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AgenPress. “Gli istituti di credito assieme a tanti non disinteressati osservatori, insistono per l’ uso della moneta elettronica cioè carte di credito o debito rispetto al contante. Questa posizione in realtà cela un regime di favore per il sistema bancario e la finanza a danno della gente comune.

Contrariamente alla dilagante narrazione, i pagamenti per contante risultano più convenienti di quelli elettronici. Faccio un esempio. Se pago il ristoratore per una cena con 50 euro il titolare potra’ usare a sua volta l’intero importo per saldare i fornitori, costoro potranno sempre con lo stesso importo far fronte alle loro obbligazioni o spenderlo al supermercato.

Insomma il valore reale dei 50 euro iniziali resta tale. Viceversa se pago al ristorante con carta di credito il ristoratore mediamente subisce una commissione del 2,5 per cento che diventa dell’ 1,5 ad ogni transazione successiva.

Aggiungo che il costo di una carta di credito si aggira sui 2, 25 euro al mese cosa che erode i famosi 50 euro iniziali. In sintesi l’uso del denaro elettronico come strumento di pagamento è un elemento che arricchisce solo le banche ed impoverisce l’economia reale a tutto beneficio della grande finanza cui gran parte della politica e degli osservatori interessati hanno lasciato grandi spazi speculativi. E’ giunto il momento di parlare chiaro denunciando una situazione che favorisce l’ingiustificato arricchimento di pochi a danno del 80 per cento della popolazione”.

Lo dice in una nota il Presidente di Unione Cristiana Sen. Domenico Scilipoti Isgrò.

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