Accordo Ita Airways-Lufthansa. Meloni, aspettiamo risposta da Ue. Replica, nessun notifica ricevuta

AgenPress – La Corte dei Conti a giugno ha registrato l’atto di approvazione dell’accordo per la cessione di una quota di minoranza di ITA Airways a Deutsche Lufthansa. Il contratto già firmato dal Ministero dell’economia e delle finanze, dalla compagnia tedesca e da Ita prevede per il biennio 2023-2024 il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
Lufthansa acquisirà una partecipazione pari al 41% del capitale sociale di ITA Airways a fronte di un investimento di 325 milioni di euro.
Il piano industriale 2023-2027 condiviso tra MEF e Lufthansa prevede una crescita dei ricavi dai 2,5 miliardi di euro attesi quest’anno a 4,1 miliardi di euro previsti per il 2027.

L’intesa avvia quindi il percorso di privatizzazione della compagnia di bandiera italiana, nata alla fine del 2021 dalle ceneri di Alitalia, dopo 4 mesi di trattativa in esclusiva tra il Mef e il più grande vettore aereo europeo. Il piano industriale 2023-2027 condiviso tra governo italiano e Lufthansa prevede una crescita dei ricavi dai 2,5 miliardi di euro attesi quest’anno a 4,1 miliardi previsti per il 2027. L’accordo punta alla crescita e al rinnovo della flotta di Ita, che a fine 2027 disporrà di 94 aerei rispetto ai 71 attuali, con un’età media di cinque anni, e garantirà l’ottimizzazione dei consumi e dell’impatto ambientale. L’organico, per il quale è prevista quest’anno una crescita fino a 4.300 dipendenti per effetto delle 1.200 assunzioni in corso di finalizzazione, salirà a oltre 5.500 unità al termine del piano.

Dopo il 2025, quando si stima che la compagnia diventi profittevole, è previsto un investimento nell’ordine di 450 milioni per il controllo di Ita da parte dei tedeschi, mentre il Mef potrebbe mantenere il 10% o un rappresentante nel board. All’interno dell’accordo, il Mef si è impegnato a un aumento di capitale di 250 milioni di euro e ha concordato, insieme a Lufthansa, delle opzioni per consentire in un successivo momento una potenziale acquisizione delle azioni rimanenti da parte del vettore tedesco.  Inoltre per garantire che la crescita di Ita sia sostenibile, Lufthansa intende estendere il trasporto intermodale per il traffico feeder all’interno dell’Italia. Inoltre lo  scorso febbraio il gruppo tedesco ha firmato un memorandum d’intesa con Ferrovie dello Stato.  A inizio agosto la compagnia tedesca ha dichiarato che l’acquisizione è soggetta all’approvazione delle autorità competenti, attesa entro la fine dell’anno.

Sulla vicenda è intervenuta Giorgia Meloni,  durante la conferenza stampa al termine del G20, parlando del mancato via libera della Concorrenza europea, atto necessario per concretizzare l’accordo già firmato da alcuni mesi.

“Sta accadendo qualcosa di curioso – ha detto –  la Commissione europea che ci ha chiesto per anni di trovare una soluzione, quando la troviamo la blocca. Su questo vorremmo una risposta e la questione è stata sottoposta al commissario Gentiloni dal ministro Giorgetti”.

Immediata la replica da Bruxelles.  Un portavoce dell’esecutivo ha fatto sapere che la Commissione Ue “non ha ancora ricevuto la notifica” dell’accordo siglato tra Ita e Lufthansa e ha ricordato che spetta alle parti coinvolte nell’intesa “notificare” l’operazione. Quindi, ha detto, per ora non c’è altro da “aggiungere”. La transazione, ha ribadito il portavoce, “non è stata notificata formalmente” alla Commissione.

“Se una transazione costituisce una concentrazione” tra imprese, ha ricordato, e “ha una dimensione Ue, sta sempre alle società” coinvolte “notificarla alla Commissione, che solo una volta ricevuta la notifica può iniziare l’esame dell’operazione”.

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