Dl Caivano. Don Patriciello, delusione per assenza di norme su pornografia. Ho creduto alle parole di Meloni

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AgenPress –  “L’ aria che si respira è di sofferenza, dolore, sconcerto, io ho invitato la premier, abbiamo parlato a lungo, ha promesso qualche cosa e io ho creduto alle sue promesse. Bene, abbiamo avuto questo decreto, certamente poteva essere fatto meglio, ad esempio il fatto che la pornografia non abbia trovato posto mi ha fatto molto soffrire, perché quando la famiglia latita, ci pensa la strada e ci pensano i telefonini”.

Così don Maurizio Patriciello, parroco del Parco verde a Caivano, intervistato da SkyTg24 all’indomani dell’approvazione del dl Caivano.

“Ora  se i bambini e i ragazzini si sono alimentati di pornografia fin dalla loro piccolissima età, io dico allora di che cosa ci lamentiamo? La pornografia l’hanno prodotta, voluta gli adulti e allora il problema di questi bambini chiama in causa gli adulti, siamo noi sul banco degli imputati, la domanda che ci facciamo è dove stavano i genitori, dove stavano le istituzioni”.

“La realtà  non è fatta solo di arresti, ci vuole altro, ci vuole un supporto alle famiglie che non c’è, abbiamo solo tre assistenti sociali”. Il provvedimento varato ieri con l’inasprimento delle pene è un bene  se non resta da solo, perché da solo è un’anatra zoppa che non va da nessuna parte, accanto a questo provvedimento che ripeto, ci fa soffrire perché mettere un minore in carcere non dovrebbe accadere ma accade, i minori al parco verde non dovrebbero spacciare ma spacciano è una realtà, certamente accanto – prosegue – ci vuole tutto il grande lavoro fatto di scuola, l’educazione, gli assistenti sociali che non ci sono, l’accompagnamento delle famiglie più problematiche, allora se le cose vanno insieme io sono contento, se dovessero restare da sole, avremo una cosa che si fermerà a breve distanza”.

Anche per quanto riguarda l’intervento sulla scuola dell’obbligo, il parroco di strada si mostra critico: ” Fa male perché tutte le volte che si interviene sui minori è una pugnalata, ma bisogna cominciare da qualche parte, come diceva Meloni 30 euro come multa è ridicolo, ma mi chiedo se questa mamma viene arrestata questo bambino a chi rimarrà? Anche queste cose devono essere aggiustate in modo migliore”.

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