Il gruppo ID e l’armonizzazione del Diritto Europeo contro il randagismo: una visione pionieristica

AgenPress. Nel panorama europeo, la lotta contro il randagismo e la tutela dei diritti degli animali rappresentano questioni fondamentali e urgenti. In questo contesto, il gruppo ID (Identità e Democrazia) emerge come uno degli attori principali, con un impegno costante e deciso nell’ambito della protezione animale.

Anna Cinzia Bonfrisco, come voce autorevole e rappresentante unica del gruppo ID all’interno dell’intergruppo parlamentare Animal Welfare, ha sempre promosso l’importanza di una strategia europea omogenea e coesa. «La situazione attuale vede differenti paesi europei adottare varie misure con diversi livelli di efficacia. Sebbene paesi come la Svezia e il Portogallo abbiano sviluppato politiche di successo, la frammentazione delle leggi e delle prassi a livello europeo rimane un ostacolo significativo» – sottolinea la deputata.

La proposta centrale è quella di creare un regolamento europeo unico, prendendo spunto dalle migliori prassi adottate dai vari paesi. Questo regolamento avrebbe il compito di armonizzare le leggi dei singoli Stati membri, garantendo una lotta coerente e strategica al randagismo a livello transnazionale. «Un regolamento europeo permetterebbe non solo di rendere più efficace la lotta al randagismo, ma anche di condividere risorse, conoscenze e strategie. Ogni Stato membro potrebbe beneficiare dell’esperienza degli altri, accelerando il processo di eradicazione del problema» – aggiunge Bonfrisco.

In una dichiarazione recente, l’eurodeputata ha espresso con forza la sua visione: «Il randagismo non è solo una questione di protezione animale, ma incide profondamente sul tessuto sociale delle nostre comunità, sull’integrità dell’ecosistema e sulla salute pubblica. La creazione di un regolamento europeo è una necessità impellente, e il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di unire tutte le forze possibili per garantire un futuro migliore per gli animali e per i cittadini europei».

Il secondo pilastro della proposta riguarda l’educazione: «È fondamentale inserire, all’interno delle ore di educazione civica delle scuole italiane, moduli didattici mirati alla sensibilizzazione sul tema del randagismo e al rispetto dei diritti degli animali. Formando le giovani generazioni, possiamo garantire un futuro in cui gli animali siano rispettati e protetti» – sottolinea Bonfrisco

La problematica dei cani randagi in Italia ha assunto dimensioni sempre più preoccupanti, con ripercussioni dirette non solo sul benessere animale, ma anche sulla sicurezza dei cittadini e sulla salute pubblica. Secondo le statistiche recenti, la presenza di cani randagi sulle strade italiane ha causato oltre 4.000 incidenti nel corso dell’ultimo anno. Questi incidenti variano in gravità, ma molti hanno portato a danni materiali, lesioni personali e, in alcuni casi, conseguenze tragiche sia per gli animali sia per gli esseri umani coinvolti.

Oltre ai pericoli immediati derivanti dalla presenza di animali non controllati sulle strade, vi sono anche preoccupazioni sanitarie da considerare. Malattie come la leishmaniosi, trasmesse principalmente attraverso la puntura di un tipo specifico di zanzara, rappresentano una crescente preoccupazione in Italia. I cani sono i principali reservoir per questa malattia e, se infetti, possono contribuire alla sua diffusione. La leishmaniosi non solo è pericolosa per gli animali, ma può anche infettare gli esseri umani, causando gravi complicazioni se non trattata adeguatamente.

Le cifre citate non sono solo un campanello d’allarme sullo stato di benessere degli animali, ma mettono in luce la necessità urgente di interventi strategici e coordinati per affrontare la questione del randagismo. Questo problema, infatti, riflette profonde lacune nel tessuto sociale, nella sensibilizzazione e nella gestione delle risorse. La sofferenza animale è indubbiamente al centro della questione, ma è evidente che le ripercussioni del randagismo vanno ben oltre, impattando direttamente sulla sicurezza stradale e sulla sanità pubblica.

Con un focus chiaro sull’armonizzazione delle leggi e sulla condivisione delle migliori prassi, il gruppo ID, con Bonfrisco in prima linea, sta proseguendo in lavoro di trasformazione radicale nella gestione del randagismo in Europa, promuovendo una soluzione che sia duratura, efficace e giusta per tutti.

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