Codacons: Giorgia Meloni ora spieghi agli italiani perchè le accise andavano tagliate solo in campagna elettorale

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SI RIBALTA LA REALTÀ, LA PROMESSA DI TAGLIARE O ELIMINARE LE ACCISE È ARRIVATA DA DIVERSI ESPONENTI DEL GOVERNO. SE NON SI RISOLVE QUESTA SITUAZIONE IL CONSENSO DEL GOVERNO CALERÀ


AgenPress. Il Codacons torna a intervenire con durezza riguardo il tema delle accise e attacca il Governo, che con un ribaltamento completo della realtà adesso addirittura rivendica la scelta di non tagliare le accise; e questo dopo che diversi esponenti della maggioranza in campagna elettorale (e in precedenza) avevano promesse senza mezze misure il taglio o l’eliminazione del balzello sui carburanti.

L’Associazione, dopo la denuncia nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio, con diffida a congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana, contesta quindi all’esecutivo la passata, irresponsabile diffusione di promesse vuote e infondate, che hanno generato legittime aspettative da parte dei cittadini.

Aspettative ora frustrate: una situazione da cui, in assenza di soluzioni immediate, deriverà un’immancabile danno in termini di immagine per la compagine guidata da Giorgia Meloni.

Per l’Associazione, dopo tante promesse mancate, dare la colpa a chi governava in passato non è più possibile: ora Giorgia Meloni deve spiegare agli italiani perché le accise andavano tagliate solo in campagna elettorale, e poi una volta in carica non è stato rinnovato neanche lo sconto precedente. Gli effetti deleteri della decisione di non rinnovare lo sconto da 30 centesimi sulle accise per il 2023 erano infatti già noti e denunciati – in primis dal Codacons – da mesi; non poteva quindi rappresentare una sorpresa l’impennata dei prezzi che ha puntualmente funestato le vacanze degli italiani.

“Prima non hanno rinnovato lo sconto sulle accise e non le hanno tagliate o eliminate come promesso, ora mentre i prezzi raggiungono livelli folli ci vengono a dire che è meglio così: ci fosse un premio alla faccia di bronzo avremmo senza dubbio dei vincitori”, dichiara il presidente Carlo Rienzi.

“Il Governo deve spiegare agli italiani perché non è stato fatto nulla per evitare il salasso alla pompa di benzina: i cittadini hanno diritto di sapere perché non sono state mantenute le promesse”, conclude.

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