AgenPress – Il Consiglio di Stato respinge le tesi della Provincia, salva JJ4 e MJ5, chiede al TAR di rivalutare il merito e alla provincia di considerare la proposta di trasferimento dell’orsa da parte di LAV sospendendo i decreti di Fugatti che avevano condannato a morte JJ4 e MJ5, è perché fin da subito la LAV aveva offerto un’alternativa praticabile che garantiva la sicurezza dei cittadini, il pretesto utilizzato dallo stesso Fugatti per sostenere la necessità di condannare a morte i due orsi.
Il Consiglio di Stato ha così deciso: gli orsi JJ4 e MJ5 devono essere lasciati in vita riconoscendo le buone ragioni dei legali della LAV e stando a queste motivazioni è ormai evidente che la Provincia di Trento non può più eludere le richieste dell’associazione di trasferire l’orsa nel sicuro rifugio in Romania indicato dall’associazione.
Il Consiglio di Stato, si legge nell’ordinanza, chiede al TAR di anticipare l’udienza di merito prevista per il 14 dicembre. Questa secondo LAV è un’ulteriore motivazione che dovrebbe spingere la Provincia Autonoma di Trento ad accogliere subito la proposta di trasferimento di Jj4 in Romania.
Ritenuto che, conclusivamente, il provvedimento che dispone l’abbattimento dell’animale appare sproporzionato e non coerente con le normative sovrannazionali e nazionali che impongono l’adeguata valutazione di misure intermedie, ferma restando la disposta captivazione a tutela della sicurezza pubblica, va sospeso l’ordine di abbattimento dell’animale, si legge nell’
I giudici hanno definito il provvedimento di abbattimento «sproporzionato» e «non coerente» sia con le leggi nazionali che con quelle europee, che imporrebbero prima di arrivare all’abbattimento una valutazione accurata di misure intermedie come la cattività. Al momento l’orsa JJ4 è rinchiusa in un centro faunistico, mentre MJ5 è ancora in libertà.
Lo scorso 5 aprile l’orsa JJ4 aveva aggredito e ucciso il 26enne Andrea Papi mentre rientrava da una corsa in montagna a Caldes, in provincia di Trento, ed era stata catturata e trasferita nel centro faunistico del Casteller, dove si trova tuttora. MJ5 aveva invece aggredito il 5 marzo l’escursionista Alessandro Cicolini, 39 anni, in val di Rabbi, sempre in provincia di Trento. L’ordinanza sarà inviata al Tar (Tribunale amministrativo regionale) di Trento per fissare la data di una nuova udienza in cui si dovrà stabilire se il ricorso sia fondato o meno.