Bene attenzione del Garante Privacy sull’uso dei dati da parte di Pornhub

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DAI DATI SESSUALI SI PUÒ VALUTARE PERSINO IL MORALE DEL PAESE


AgenPress. Il Garante per la protezione dei dati personali ha chiesto informazioni a MG Freesites Ltd, la società cipriota che gestisce il sito Pornhub, riguardo alla versione italiana della nota piattaforma. Diversi i profili sui quali l’Autorità intende fare luce, dopo il reclamo di un cittadino. La società dovrà chiarire se effettua trattamenti di profilazione degli utenti e, in tal caso, con quali modalità e finalità.

Da quanto emerge dal report annuale PornHub circa le abitudini degli italiani sulla piattaforma, sembrerebbe che oltre a profilare gusti di natura sessuale e abitudini come gli orari e i contenuti che piacciono di più agli italiani, la profilazione compiuta dalla piattaforma sia paragonabile a quella dei motori di ricerca, se non più aggressiva considerato che conoscere i gusti sessuali equivale a conoscere la parte più intima del consumatore – spiega Consumerismo No Profit – Come ogni anno infatti la piattaforma pubblica un report sulle abitudini, e nell’ultimo anno è emerso che “Dai dati porno Italia raccolti da Pornhub, emergono anche molti altri aspetti che riescono a fornirci una quadra della situazione nel nostro Paese. Tra le statistiche più interessanti c’è il confronto (con gli altri 20 Paesi) tra l’utente di sesso femminile e quello di sesso maschile. In Italia, le donne che frequentano Pornhub sono il 32% del totale dei visitatori del portale. In pratica, un terzo degli utenti della piattaforma è donna (con una crescita del 3% rispetto alla stessa rilevazione effettuata nel 2021). Dunque, il restante 68% è di sesso maschile.”

Per questi motivi diventa fondamentale che la piattaforma chiarisca in ogni aspetto quali dati e quali finalità – conclude Consumerismo No profit.

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