Presidi ospedalieri. LI.SI.PO./PNFD, a Napoli aggressioni continue intervenga Ministro dell’Interno

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AgenPress. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha reso nota che sono già attivi i presidi di polizia, presso sei ospedali della Capitale che di seguito si elencano: Ospedale San Camillo, Policlinico Umberto Primo, Sant’Andrea, Gemelli, Tor Vergata e San Giovanni, grazie ad un potenziamento degli organici, sull’intero arco delle 24 ore.

Al riguardo Antonio de Lieto e Franco Picardi segretari generali nazionali dei sindacati LI.SI.PO. “Libero Sindacato di Polizia” e PNFD “Polizia Nuova Forza Democratica” hanno dichiarato: bene l’intervento del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi finalizzato a garantire più sicurezza per il personale medico e paramedico che opera negli Ospedali di Roma ove, presso alcuni nosocomi si sono registrate aggressioni al personale ivi operante.

Peccato però – hanno continuato i segretari de Lieto e Picardi – che la stessa solerzia non è stata attuata per taluni Ospedali di Napoli dove con frequenza sempre più ravvicinata i pronti soccorsi ed altri reparti si sono trasformati in “teatro” di violente aggressioni con gravi conseguenze per il personale medico e paramedico. Non vi è giorno – hanno rimarcato de Lieto e Picardi – che presso taluni Nosocomi di Napoli non si verificano violente aggressioni contro il personale con serie lesioni.

A tal proposito si riporta uno dei tanti violenti episodi che si sono verificati nei già menzionati Ospedali: “Un Vigilante è stato sfregiato con l’acido da un uomo che voleva entrare in reparto senza autorizzazione”. Premesso quanto sopra considerato quanto evidenziato i suddetti segretari delle predette OO.SS. richiamano l’attenzione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al fine di intervenire ed attivare celermente i presidi di Polizia presso tutti gli Ospedali di Napoli ove vige l’emergenza continua ed il personale ivi operante è sempre più a rischio ivi compreso i restanti ospedali del SUD Italia i cui cittadini pagano regolarmente le tasse come quelli di Roma e di altre Città del resto dell’Italia.

 

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