Nord e Sud uniti dal Volume manzoniano ideato da Pierfranco Bruni portatore di condivisione culturale

AgenPress. Il Volume manzoniano a più voci dal titolo “Alessandro Manzoni – La tradizione in viaggio” (Solfanelli Editore) prosegue la sua azione unificante di creare un ponte di collegamento tra Nord e Sud al di là di ogni visione prettamente territoriale. L’intento di Manzoni, che era quello di unificare l’Italia mediante il linguaggio, riflette l’obiettivo del Progetto Scientifico Nazionale “Manzoni 150” (patrocinato, tra gli altri, dalla Camera dei Deputati e dal Comune di Milano), nato per omaggiare il celebre scrittore lombardo a 150 anni dalla scomparsa.

Anche l’evento che si è appena tenuto a Telese Terme (in provincia di Benevento), organizzato da “I Borghi della lettura” (referente Antonio Alterio), è stato un successo nell’ottica di questa inclusiva visione. Il folto pubblico presente ha accolto con grande calore la presentazione del volume manzoniano, a cura della giornalista e scrittrice Stefania Romito, che comprende saggi di una trentina di studiosi provenienti da ogni regione d’Italia. Un Progetto ideato e coordinato scientificamente dal prof. Pierfranco Bruni (candidato al Nobel per la Letteratura 2023) che, ancora una volta, dimostra di credere fortemente nel valore nobilitante di una cultura condivisa.

L’incontro ha goduto della presenza di Franca De Santis (Presidente dell’Associazione culturale “Terra dei Padri”) la quale ha approfondito le tematiche principe del suo interessante saggio “Oppressi-Oppressori” dedicato alla tragedia manzoniana dell’Adelchi con un empatico excursus riguardante il rapporto tra Manzoni e Goethe, tra Manzoni e Vincenzo Cuoco e, più in generale, con il Regno di Napoli.

Franca De Santis ha, inoltre, sottolineato importanti punti di contatto tra il suo saggio e quello del Prof. Pasquale Rineli incentrato sull’atteggiamento di Manzoni, nel III coro dell’Adelchi, nell’avvalersi di una “sprezzante ironia” come strumento per incitare il popolo italiano del suo tempo che vive la medesima condizione di oppressione del popolo della tragedia.

L’evento che si è tenuto a Telese Terme, a seguito della grande risposta di pubblico, verrà replicato sabato 26 agosto all’Auditorium di Alife (BN). L’evento verrà organizzato dall’amministrazione comunale con la presenza delle istituzioni. Inoltre, sempre in Campania, alcune associazioni culturali si sono offerte di ospitare il Progetto manzoniano, con relativa presentazione del Volume, in località simbolo della cultura italiana come Pompei e Napoli.

Il Progetto manzoniano, di cui il Volume a più voci è pregevole espressione, ha già conquistato Milano, Monte Roberto (AN) e Maruggio (TA). Prossime presentazioni in calendario: Tortoreto Lido (TE) 20 luglio, Alfedena (AQ) 17 agosto, Pescara 23 settembre, Roma 17 novembre. Sono previsti ulteriori incontri, di notevole spessore istituzionale, tra cui quello che si terrà alla Camera dei Deputati a Roma.

Manzoni va, quindi, interpretato mediante una chiave di lettura che esclude i confinamenti territoriali dei provincialismi in un’ottica di inclusione culturale. I saggisti del Volume, provenienti da ogni regione d’Italia, dimostrano di aderire a un discorso di unificazione ideologica non solo trattando le tematiche manzoniane da innumerevoli prospettive ma anche proponendo eventi volti a unire le diverse aree geografiche in nome di una cultura unificante.

Ogni incontro manzoniano prevede, infatti, la presenza di una rappresentanza del Nord con una del Sud al fine di suggellare una unione progettuale di cui Alessandro Manzoni è nobile rappresentante. La stessa curatrice del Volume riflette in sé questa concezione inclusiva. Nata in Svizzera ma milanese di adozione, Stefania Romito è fiera delle proprie origini lucane.

«Sono grata a Pierfranco Bruni per avermi assegnato un ruolo importante nell’ambito del Progetto manzoniano. Incarno una miscellanea di culture che preservo come un bene prezioso. Manzoni si è avvalso della lingua per compiere la colossale impresa di superamento dei particolarismi regionali nell’ottica dell’identità nazionale. È per questo che cerco di essere presente a tutti gli eventi in calendario per vivere, in maniera immersiva e totalizzante, l’esperienza manzoniana in nome di questo ideale».

Il volume manzoniano verrà presentato anche all’estero, in Albania e in Lussemburgo, nell’ambito di un’edizione speciale del Festival del Nuovo Rinascimento.

I saggisti che hanno preso parte al Volume manzoniano sono (in ordine alfabetico): Maria Teresa Alfonso, Arianna Angeli, Micol Bruni, Marilena Cavallo, Gianluigi Chiaserotti, Danilo Chiego, Alessandro Sebastiano Citro, Luana D’Aloja, Tonino Filomena, Rita Fiordalisi, Felice Foresta, Davide Foschi, Nino Giordano, Simona Giordano, Pasquale Guerra, Arjan Kallco, Adriana Mastrangelo, Mauro Mazza, Antonietta Micali, Annarita Miglietta, Ippolita Patera, Pasquale Rineli, Cosimo Rodia, Rosaria Scialpi, Luca Siniscalco, Giuseppe Terone, Patrizia Tocci, Stefano Vicentini.

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