AgenPress – “Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha accolto con grande sensibilità nei confronti degli animali domestici, la mia richiesta che i cani e i gatti possano essere ammessi negli uffici dei senatori e dei dipendenti che ne facciano richiesta, con relativa assunzione di responsabilità scritta”.
E’ quanto scrive in un post la senatrice Michaela Biancofiore per modificare il regolamento del Senato e quindi consentire per la prima volta l’accesso degli animali.
“A voi sembra normale che il Parlamento italiano che l’anno scorso con un governo trasversale di unità nazionale ha finalmente messo in Costituzione la tutela degli animali e l’ambiente, che fa le leggi per la crescita del benessere degli animali, poi vieti agli stessi l’accesso ai palazzi ? Questa iniziativa non ha nulla di politico ma è solo un gesto di civiltà e di umanità verso esseri senzienti che non possono essere abbandonati tutto il giorno mentre la gente lavora. Infatti molte aziende hanno creato stanze dedite agli animali domestici dei dipendenti, vedasi UniCredit, o comunque lo concedono( vedasi Lavazza, Amazon.com ELISABETTA FRANCHI)perché poi è scientificamente provato che il lavoratore è più sereno e lavora meglio col proprio animale accanto. Vorrei tanto sapere a chi mai può dare fastidio se la mia Puggy ormai anziana, mentre lavoro in ufficio a progetti di legge per la gente – e non in aula ovviamente, stia in una cuccia accanto a me. Chi vuole impedire l’accesso degli animali domestici che ormai sono parte della nostra famiglia, ai luoghi di lavoro, ai ristoranti, negli alberghi, sulle spiagge, è fuori dal mondo e non ha cuore perché per molti cittadini sono l’unico affetto in una società talvolta arida. Grazie Presidente La Russa, grazie a Enrico Mentana che si porta i suoi king cavalier in studio, a Maria De Filippi per portare Saky in trasmissione, a Vittorio Feltri per le sue battaglie animaliste e a tutti gli opinion leaders che possono dare una mano affinché gli animali domestici vengano riconosciuti ufficialmente parte della famiglia e si metta fine ad assurdi divieti”.