Bce. “Tassi restrittivi finché serve”. Mutui meno accessibili, calo record prestiti alle famiglie

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress –  La Bce ribadisce che “le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi” per assicurare “un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine” e che “siano mantenuti su tali livelli finché necessario”.

Il Consiglio direttivo “continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata adeguati della restrizione”. In particolare, le decisioni sui tassi si baseranno sull’analisi delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. In ogni caso, ricorda la Bce, “il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del proprio mandato per assicurare che l’inflazione ritorni sul suo obiettivo di medio termine e per preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria”.

Il rialzo dei tassi rende meno accessibile per le famiglie accendere un mutuo per l’acquisto di un’abitazione anche se, rispetto agli anni precedenti all’epoca dei tassi zero, il confronto è ancora positivo.

“Le banche hanno segnalato un forte calo della domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie nel primo trimestre del 2023. Il calo della domanda di prestiti da parte delle imprese è stato il più marcato dalla crisi finanziaria mondiale, mentre la contrazione della domanda di prestiti da parte delle famiglie è stata la più elevata dall’avvio dell’indagine nel 2003”.  La flessione nei prestiti “è stata superiore alle aspettative espresse dagli intermediari nel trimestre precedente”, e le banche hanno segnalato che il motivo principale è il livello dei tassi di interesse.

 

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -