AgenPress – “Se c’è una cosa che raccomanderei è di essere attenti a come noi giudichiamo le prospettive sulle mosse future di politica monetaria. C’è un livello di incertezza molto alto a causa della guerra ancora non conclusa”, della dimensione energetica che per ora è rientrata a livello di costi e dalla frammentazione globale, con la tensione con la Cina che richiede uno sforzo diplomatico”.
Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco a margine del G7 a Nigata, in Giappone.
“I rischi dell’economia reale cominciano ad essere sentiti e le banche sono più caute a livello europeo, non solo italiano”. Visco ha detto che il rallentamento del credito a imprese e famiglie è la risposta a due questioni: l’aumento dei tassi, che ha agito sulla domanda, e “l’offerta di credito legata alla tensioni finanziarie emerse nell’ultime periodo, che l’Europa ha assorbito senza gravi difficoltà ma è rimasto il rischio”.
“Nelle sette volte che abbiamo aumentato i tassi siamo passati da un aumento di 75 punti ad uno di 50 e poi di 25. E’ questo il trend rispetto alla dimensione ma la direzione continua ad essere quella contro i rischi di propagazione dell’inflazione”, ha aggiunto.
Visco ha spiegato che “la politica monetaria ha bisogno di tempo per propagarsi” e che “la trasmissione sta avendo luogo nelle modalità attese. Poi si vedrà”. Il governatore ha ricordato che ogni volta si ragiona “in base ai dati che si rendono mano a mano disponibili: i fattori dell’inflazione, lo stato della domanda e anche la rapidità della discesa dell’inflazione nel medio periodo. Bisogna capire come va l’economia e quanto la politica monetaria ha efficacia”.