Renzi. PD perde i pezzi. Cottarelli si dimetterà perché “Schlein ha spostato il partito a sinistra”

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AgenPress –  “Il Pd di Elly Schlein perde pezzi. Dopo Marcucci, Fioroni, Chinnici, Borghi oggi è il turno di Cottarelli. Per chi segue le nostre Enews da tempo queste scelte non sono una sorpresa. Io dico che è solo l’inizio. Diamo tempo al tempo e il quadro politico di questo Paese cambierà profondamente”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua e-news.

Carlo Cottarelli, infatti, si dimetterà da senatore del Pd,  spiegando che l’Università Cattolica gli ha chiesto di dirigere un programma relativo a scienze sociali ed economiche rivolto agli studenti delle scuole superiori. “Questa cosa purtroppo non è compatibile con il Senato e ho deciso di rinunciare alla posizione di senatore. Mi dimetterò nel corso della prossima settimana”.

“L’Italia è a un bivio, ecco perché mi candido. Per me essere progressista vuol dire mettere al centro della politica la giustizia sociale“, aveva detto Cottarelli prima delle politiche. Da Fabio Fazio l’economista ha rassegnato le sue dimissioni “senza ripensamenti”.

 “Due cose hanno reso più facile accettare la proposta fattami dall’Università Cattolica”, ha scritto. Intervistato dal Corriere della Sera ha chiarito che l’elezione di Elly Schlein alla guida del partito ha spostato il Pd “più lontano dalle idee liberaldemocratiche in cui credo”, ha detto il senatore, che ha chiarito: “Ho grande stima di Elly Schlein e non credo sbagli a spostare il Pd verso sinistra. La scelta alle primarie è stata netta e i sondaggi la premiano. Un Pd più a sinistra può trasmettere un messaggio più chiaro agli elettori, cosa essenziale per un partito politico”.

Cottarelli ha spiegato di aver incontrato Schlein, ” ha cercato di convincermi a restare. Poi ho visto il capogruppo del Senato Francesco Boccia a cui ho spiegato i motivi della mia decisione Enrico Letta. Ho cercato di avvisare il più possibile le persone. Poi ho mandato un Whatsapp a tutti”.

Cottarelli ha detto anche di aver ricevuto un’offerta per cambiare gruppo parlamentare invece di dimettersi, lasciando intendere che questa fosse venuta dall’ex Terzo polo di Azione e Italia viva. Si sarebbe trattato di un passaggio come quello del deputato Enrico Borghi, uscito dal Pd per entrare in Italia viva. Ma per Cottarelli “non sarebbe giusto, anche perché sono stato eletto col proporzionale e quindi senza una scelta diretta sul mio nome da parte degli elettori. Il primo dei non eletti mi sostituirà senza perdite di seggi per il Pd. Mi sembra la scelta più corretta”.

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