Trentino. Lav. I cacciatori scendono in campo a sostegno di Fugatti per uccidere gli orsi

AgenPress – I cacciatori trentini finora silenti hanno capito di poter finalmente entrare in gioco, ma come sempre tifano la squadra della morte.

L’Associazione Cacciatori Trentini, è infatti corsa in soccorso del Presidente Fugatti, depositando un atto di intervento al TAR per aiutarlo a contrastare il ricorso presentato dalla LAV e che al momento ha consentito di sospendere l’uccisione degli orsi JJ4 e MJ5.
Con questo atto, l’associazione – che si fregia di rappresentare 6000 cacciatori trentini-  si vuole forse candidare  ad uccidere gli orsi condannati a morte da Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, visto il diniego dell’Ordine dei Veterinari e della loro Federazione nazionale a operare l’eutanasia se ci dovesse essere il sì del Tribunale il prossimo 25 maggio?

Approfittando della ’Legge “caccia selvaggia in vigore da qualche mese, potranno così imbracciare il fucile e utilizzarlo nei parchi e nei boschi dove i trentini vanno a correre, passeggiare e godere della natura, potendo così uccidere una preda per loro fino a oggi inarrivabile e non cacciabile: l’orso.

Orsi che però sono loro stessi, i cacciatori, ad attirare nei pressi degli insediamenti umani rendendoli così confidenti con la complicità della stessa Provincia di Trento e poi farli dichiarare “pericolosi”.

Stando infatti a quanto riportato da Il Dolomiti, con il sistema delle mangiatoie caricate con il mais per attirare gli ungulati, regolarmente autorizzate dall’Amministrazione provinciale con il piano faunistico risalente al 2010, vengono attirati anche gli orsi, istintivamente timorosi delle persone, che però diventano automaticamente confidenti quando associano la presenza umana alla disponibilità di cibo. Sono infatti attirati ciò che trovano al loro interno, come si vede dal videoe non scappano né all’arrivo del cane né a quello del cacciatore, che ha la possibilità di filmare un orso a pochi metri di distanza. 

La nostra Associazione, scrive la Lav,  continuerà a battersi per la salvezza degli orsi trentini con ancora più forza portando al TAR di Trento ogni elemento utile per dimostrare anche i gravi rischi che correrebbero i cittadini a causa della presenza dei cacciatori in parchi e aree urbane.

Rischi molto maggiori di quelli legati alla presenza degli orsi, considerando che nella sola scorsa stagione venatoria i fucili da caccia hanno ferito ben sessanta persone e ne hanno uccise diciannove, una delle quali era un giovane proprio in provincia di Trento.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie