Parolin: Kyiv e Mosca informate a suo tempo della missione della Santa Sede

AgenPress. “Trovare punti di accordo e mettere fine a questa strage che sta colpendo fortemente l’Ucraina ma che ha risvolti anche per la Russia non indifferenti”.

Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, reitera l’appello incessante di Francesco a porre fine al conflitto in terra ucraina in corso dal 24 febbraio 2022.

Il Papa ha annunciato durante l’intervista in aereo sul volo di ritorno da Budapest le seguenti parole: “Sono disposto a fare tutto quello che si deve fare. Anche, adesso è in corso una missione, ma ancora non è pubblica. Vediamo come … Quando sarà pubblica la dirò”.

Parole alle quali hanno replicato i governi di Mosca e Kyiv tramite dei funzionari che, a distanza di poche ore l’uno dall’altro, hanno affermato di non essere a conoscenza di questa iniziativa vaticana, né di aver avuto comunicazioni specifiche.

“Il Papa ha detto che ci sarà una missione che sarà annunciata nel momento in cui sarà pubblica e io ripeto le stesse espressioni che lui ha usato”, aggiunge Parolin, “non entro nei particolari. Il Papa ha parlato in questi termini, lasciamo a lui di dare eventuali e ulteriori informazioni”. Il cardinale si dice “sorpreso” della reazione di Russia e Ucraina dal momento che “a mia conoscenza, erano e sono a conoscenza” entrambe le parti. “Sì, a suo tempo. Per quello che io so, sanno. Poi sapete com’è, in mezzo ai meandri della burocrazia può darsi che le comunicazioni non arrivino dove devono arrivare. Però le mie sono solo interpretazioni, io so che sono state informate le due parti”.

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