Tardino (Lega): “Tutelare il made in Italy significa tutelare il Paese”

AgenPress. Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, è intervenuta nella trasmissione “Italia città aperta” condotta da Roberta Feliziani in onda su Cusano Italia Tv

Riguardo il Made in Italy e al fatto che sia attaccato dagli altri paesi europei, secondo lei cosa bisognerebbe fare per tutelare la nostra originalità?

“Io credo che noi della Lega ne abbiamo fatto da sempre una battaglia fondamentale, perché tutelare il made in Italy significa tutelare il Paese, partendo dalla tutela delle aziende, fornendo strumenti indispensabili a livelli normativo e tecnico, rendendoci capaci di competere con i flussi di mercato. Siamo per la tutela del made in italy difendendo i prodotti, come quello tessile, della moda, lo facciamo a Bruxelles e ci siamo battuti contro l’etichettatura degli alimenti. Bisogna fare opposizione laddove ci siano provvedimenti di matrice non nazionale, europea, tale da compromettere il made in Italy.

Siamo stati impegnati al parlamento in un’opposizione costruttiva. Oggi siamo al governo nazionale e cerchiamo di mettere a tutela tutto il made in italy”.

Vorrebbero mettere la farina di grillo nella produzione di qualsiasi prodotto senza metterlo in etichetta, cosa ha fatto la Lega in merito?

“Stiamo portando avanti una battaglia importante contro questa intenzione che è molto più di un’intenzione. Siamo assolutamente contrari perché da tradizionalisti la nostra dieta mediterranea è una delle migliori al mondo, ma lo diciamo anche con cognizione di causa: questo tipo di proteine non è equiparabile a quello delle proteine originali. Non sono prodotti così salubri come li vogliono far passare.

La battaglia è per la tutela della salute. Durante la pandemia ci si è resi conto che anche sulla sovranità alimentare avevamo ragione. Quella contro la farina degli insetti è una grande battaglia. Le nostre sono eccellenze, ci batteremo fino alla fine affinché la dieta mediterranea sia valorizzata.

Stiamo lavorando per sensibilizzare sui grani antichi, soprattutto in Sicilia. Altro che farina di insetti. Faremo opposizione non solo dal punto di vista mediatico ma soprattutto legislativo.

Si può fare qualcosa dall’Europa sulle leggi di importazioni degli alimenti?

Sarà possibile fare una legge per bloccare la dipendenza da stati esteri? “Lei sfonda una porta aperta, io sono una deputata della Lega ma sono siciliana. Questo è stato uno dei temi di campagna elettorale perché vogliamo portare avanti questo tema. In questo mandato è stato difficile riuscire a lavorare. Speriamo di aver posto le basi, questo ci aiuterà a formare una nuova maggioranza.

Tutti i nostri prodotti che sono prodotti di eccellenza subiscono una concorrenza sleale di paesi extra UE. Questa per noi è una battaglia fondamentale. Il progetto politico del mio partito si occupa dei territori e della tutela della territorialità. Con questo governo sarà più facile avere un peso. Confidiamo nella sinergia che si può creare attraverso un governo più autorevole come quello Meloni”

Si sente di sposare il mood di Confcommercio?

“Sì, dobbiamo essere forti nelle istituzioni europee per essere competitivi. Non ci può essere stato competitivo senza delle aziende forti. Sono per meno vincoli da più punti di vista. Dobbiamo rendere l’Italia più europea di quella che è, ma a modo nostro.

Riguardo l’automotive e i nuovi aiuti in arrivo.

“Io mi riferivo al documento approvato del parlamento europeo, noi del centrodestra abbiamo votato contro ma è passata grazie alla maggioranza di sinistra. Dobbiamo essere competitivi e lasciare un’impronta forte sul mercato”

Il nostro export di vino vale 8 miliardi di euro l’anno, come difenderci dall’etichetta dell’Irlanda?

“Non dobbiamo fare in modo che il paese adotti certi sistemi. Abbiamo già ottenuto una proroga per eliminare questo tipo di etichettatura, siamo riusciti in questi giorni a far in modo che nel piano della lotta contro il cancro fosse eliminato questo riferimento. C’è stata soddisfazione da parte nostra, ma faremo in modo che questa follia irlandese non contagi altri stati. Quello delle assunzioni a dosi non moderate riguarda gli stati del nord o dell’est: bisogna fare opera di comunicazione sulla base degli studi.

Europa spinge verso le macchine elettriche, ma la Cina ha primato su batterie. Ci spinge sugli insetti, la Cina lo fa da una vita. Non si sta lasciando troppo spazio alla Cina?

“Sulle batterie elettriche il provvedimento che abbiamo adottato circa lo smaltimento delle batterie elettriche è impattante. Sì, è la Cina che sta spingendo”.

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