Abruzzo. Investito da un’auto muore Juan Carrito, il celebre orso marsicano “goloso”

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AgenPress – “Che vergogna quei video: perchè è stata mostrata impietosamente l’agonia di Juan Carrito?”. E’ lo sdegno del direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo Luciano Sammarone che si scaglia contro quella che la “mancanza di rispetto per un essere vivente”. L’orso marsicano simbolo d’Abruzzo è stato investito e ucciso ieri sera sulla strada che da Castel di Sangro porta a Roccaraso e si tratta “purtroppo di una fatalità, è passato a 20 metri da un sottopasso. Ma serve una riflessione sull’uso della rete, riguarda i vip come gli animali. Lo hanno visto soffrire, c’è chi dice che piangeva…”.

L’animale è stato travolto da una Opel Corsa bianca, distrutta dall’impatto (anche se conducente e passeggeri sono rimasti illesi).

Il corpo dell’orso è stato trasferito nell’Istituto Zooprofilattico di Isernia per l’autopsia. Il plantigrado, un esemplare di orso bruno marsicano di 150 chili, era uno dei quattro cuccioli gemelli di mamma Amarena, nato nel Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise quattro anni fa.

Un orso fiducioso e fin troppo abituato alla presenza dell’uomo, hanno spiegato gli esperti dell’area protetta, tanto che si spostava senza problemi tra Roccaraso e Pescasseroli, in cerca di cibo facile: frequentava volentieri pollai, cassonetti ma anche pasticcerie e ristoranti della zona. Era stato fotografato in tante occasioni senza mai costituire un pericolo: a passeggio lungo i binari, mentre giocava con un cane a pochi passi dalla padrona, nei paraggi di un noto ristorante stellato della zona. L’ultimo avvistamento domenica, sui campi da sci dell’Aremogna.

Catturato più di un anno fa e spostato sulle pendici boscose della Maiella, l’animale tornato libero era rientrato in breve nella zona che già conosceva. Intorno al collo, così da non perderne le tracce, aveva un collare con gps.

La morte di Carrito è una sconfitta per tutti. In Italia, in base ai recenti censimenti, sono rimasti poco più di 50 esemplari di questa specie; attraverso i progetti dell’Unione europea, l’impegno era di raddoppiare l’area della specie e il numero di individui presenti entro il 2050.

“Ho appreso con grande dolore la notizia dell’investimento mortale di Juan Carrito, l’orso marsicano più famoso e amato d’Abruzzo”, commenta il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: “La sua perdita rattrista non solo l’Abruzzo ma il mondo intero che ha scoperto l’Abruzzo e la bellezza degli orsi attraverso i numerosi video che lo ritraevano sin da cucciolo con i suoi fratelli e l’orsa Amarena”.

 

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