Iran. Alessia Piperno arrestata il 28 settembre. “Vi prego aiutatemi!” Genitori ricevuti alla Farnesina

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Agenpress – L’Ambasciata d’Italia a Teheran, in stretto raccordo con la Farnesina, sta seguendo la vicenda dell’arresto di Alessia Piperno avvenuto il 28 settembre scorso da parte delle forze di polizia iraniane. Mentre la Rappresentanza sta effettuando le opportune verifiche per far luce sulle motivazioni, i genitori sono stati ricevuti quest’oggi alla Farnesina dal Direttore Generale Italiani all’Estero Luigi Maria Vignali. Ad essi è stata ribadita l’attenzione con cui il Ministero segue la vicenda e assicurata ogni necessaria assistenza consolare nell’auspicio che si faccia rapidamente luce su quanto accaduto e che si risolva il caso.

“Vi prego, aiutatemi”. Alessia Piperno è in lacrime. Da un carcere di Teheran riesce finalmente a mettersi in contatto con i genitori a Roma, dopo quattro lunghi giorni di silenzio assoluto. E’ in stato di fermo in un Paese travolto dagli scontri di piazza, devastato da violenze e arresti, dove la libertà è ormai un miraggio e il dissenso punito duramente. A raccontare, per primo, la sua disavventura è stato il papà Alberto che ieri sera ha pubblicato su Facebook il resoconto di quanto avvenuto. “Stamattina arriva una chiamata – le sue parole in un post poi rimosso -. Era lei che piangendo ci avvisava che era in prigione. A Teheran. In Iran. Era stata arrestata insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno”. “Siamo molto preoccupati”, ha ripetuto questa mattina.

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