AgenPress – “Siamo l’unico caso nella storia italiana in cui un movimento politico nato in un mese ha preso quasi l’8%, 2 milioni e 200 mila voti. I flussi elettorali, dicono che abbiamo sfondato in tutto il Centro-Nord e che siamo i più votati dai giovani”.
Lo dice Carlo Calenda in un’intervista a La Stampa. Al 10%, “ci siamo andati vicino, finendo solo uno 0,3% dietro Forza Italia e solo un punto sotto la Lega, non so se mi spiego. Per Forza Italia è la fine di un percorso di 30 anni, per noi il debutto dopo 30 giorni. E abbiamo preso un quarto dei voti da elettori che nel 2018 non avevano votato, recuperando un pezzo di astensione”.
Per Calenda il Pd “ormai è un partito in crisi irreversibile, non basterà cambiare il segretario”. E c’è una destra “che non sarà capace di governare e che, secondo me, dura 4, massimo 6 mesi perché “è una coalizione super litigiosa, con una classe dirigente inesperta e incompetente”. Infine, se sulla Costituzione Meloni “proporrà una bicamerale, sarà un dovere per tutti partecipare e discutere. Poi io sono contrario al presidenzialismo, perché nel caos di questi anni Mattarella è stato il solo che ha tenuto unito il Paese. Non possiamo avere in futuro istituzioni tutte divisive. Comunque, a occhio, non credo ci sarà il tempo di fare una riforma costituzionale”.