Lampedusa. Salvini, non è campo profughi Europa. Si rischiano 100 mila arrivi il 31 dicembre. Record poco invidiabili

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AgenPress –  “Lampedusa è la porta d’Europa, non il campo profughi d’Europa. Approfitto di questa occasione per invitare tutti coloro che potranno farsi qualche giorno di vacanza quest’estate a venire a Lampedusa che è una terra stupenda, accogliente. Lampedusa ha il record mondiale di accoglienza con chi sbarca e con i turisti. Non c’è nessun problema di ordine pubblico, di sicurezza o di Covid”.

Lo ha detto il senatore Matteo Salvini dopo aver fatto visita all’hotspot di contrada Imbriacola dove sono presenti, dopo gli ultimi trasferimenti di 50 a Pozzallo e 50 Porto Empedocle, poco meno di 600 migranti.

“Mi piacerebbe, lo dicevo ai poliziotti durante la visita, che questo centro, fra qualche mese, potesse essere chiuso perché c’è tanta gente che potrebbe far altro e ci sono soldi che potrebbero essere spesi in altra maniera e il controllo dell’immigrazione, lo abbiamo dimostrato con la Lega al Governo, si può fare”.

In merito all’apertura del nuovo centro d’accoglienza a Pantelleria e delle previsioni non buone in merito a nuove, massicce, ondate di sbarchi, Salvini ha detto: “Se al ministero dell’Interno c’è qualcuno che non fa il suo, è chiaro che rischiamo di arrivare a 100 mila arrivi il 31 dicembre”.

“Siamo tornati a record poco invidiabili e il mio obiettivo è andare a chiudere i centri perché l’immigrazione tornerà ad essere controllata, qualificata, regolamentata. L’obiettivo è di avere dei centri per presentare domande di asilo politico, chi ha diritto viene accolto, ma non per terra, sbattuto su un materasso con 40 gradi all’ombra. Viene accolto da Paese civile, chi non ha diritto non parte neanche”.

“Spero che la Libia ritrovi tranquillità e democrazia, così come in Tunisia, perché oggi non è così. Sono due Paesi straordinari, ma che hanno enormi problemi. Collaborare con la Guardia costiera tunisina e libica sarà fondamentale”.

“Un prefetto in pensione, al ministero dell’Interno – ha detto riferendosi a Luciana Lamorgese -, attualmente non ha dato il massimo. Lo dicono i numeri. Solo nel mese di luglio hai più sbarchi rispetto all’intero anno solare 2019, evidentemente c’è qualcosa che non funziona”.

“L’obiettivo è riportare l’hotspot di Lampedusa, che è il più grande centro d’accoglienza di Europa, a dimensioni civili, come già facemmo in passato. Nel 2018 e 2019, l’immigrazione era già sotto controllo, il contrasto ai trafficanti di essere umani e scafisti era assolutamente effettuato. Avevamo dimezzato il numero di dispersi e morti in mare e in questo centro invece di arrivare a punte di 1.500 ospiti, ammassati per terra che non è trattamento degno di un paese civile, arrivavano alcune decine di persone”.

“Vogliamo controllare, proteggere i confini, dare sacrosanta accoglienza a chi scappa davvero dalla guerra, che è una minoranza di chi arriva qui – ha aggiunto – . Ho parlato con il sindaco di Lampedusa e dietro questo centro ci sono enormi problemi: di rifiuti, di acqua, di tasse, di salute. C’è un elicottero dell’elisoccorso. Se c’è bisogno di portare in Sicilia uno degli ospiti dell’hotspot, per i lampedusani e turisti l’elicottero non c’è. Siamo al lavoro per una legge sulle isole minori, non solo Lampedusa, che hanno problemi di salute, scuole, tasse. Stiamo lavorando per azzerare le accise sul carburante e sul gas per Lampedusa e Pantelleria fino al 2023. Il tema immigrazione può essere tenuto sotto controllo”.

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