Grecia. Precipitato aereo cargo precipitato. 8 vittime ucraine. A bordo 11 tonnellate di materiali pericolosi

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AgenPress – C’era un equipaggio di almeno otto persone sull’aereo cargo che è precipitato ieri sera nel nord della Grecia: il velivolo, un quadrimotore Antonov An-12 di una compagnia ucraina, trasportava circa 11 tonnellate di “materiali pericolosi”, soprattutto esplosivi. Finora non si hanno notizie di sopravvissuti.

La compagnia aerea ucraina Meridian ha confermato  l’incidente sottolineando che tutti gli otto membri dell’equipaggio deceduti erano cittadini ucraini: lo ha reso noto a DW l’amministratore delegato di Meridian, Denys Bogdanovych, riporta Ukrinform. Bogdanovych non ha fornito informazioni sul carico dell’aereo, aggiungendo che “i dettagli sono in fase di chiarimento”. Secondo la Meridian, il disastro è stato causato da un guasto tecnico.

La sciagura è avvenuta vicino a Paleochori Kavalas, circa 140 chilometri a est di Tessalonica.

Il volo merci stava viaggiando fra la Serbia e la Giordania e avrebbe chiesto di poter compiere un atterraggio di emergenza all’aeroporto greco di Kavalas, senza però riuscire a raggiungerlo.

Secondo funzionari locali, riporta il Guardian, sette autopompe sono state inviate sul posto ma che non hanno potuto avvicinarsi a causa di numerose esplosioni seguite allo schianto. Uno dei vice sindaci della città ha dichiarato all’emittente ERT che le esplosioni sono state udite per due ore dopo l’incidente.

Il ministro Stefanovic ha aggiunto che il carico dell’aereo, proveniente dalla ditta privata ‘Valir’, comprendeva mine da esercitazione e mine illuminanti destinate al Bangladesh, e che il volo in questione aveva tutte le autorizzazioni previste, ed era in regola con tutte le normative internazionali, compreso l’acquirente del materiale militare a bordo – il ministero della difesa del Bangladesh.

“Noi esportiamo armamenti solo in linea con le autorizzazioni internazionali, con acquirenti autorizzati, una pratica che continueremo a proseguire anche in futuro”, ha detto il ministro della difesa. Stefanovic ha al tempo stesso smentito con forza notizie apparse su vari media serbi e internazionali secondo cui sull’aereo precipitato vi fossero armamenti serbi destinati all’ Ucraina. “Si tratta di notizie assolutamente inesatte e in mala fede, e non è la prima volta che avviene una cosa del genere”, ha detto il ministro, secondo il quale si tratta di tentativi di danneggiare l’immagine della Serbia. Lo scorso anno, ha precisato, la Serbia ha esportato armamenti per circa 500 milioni di dollari.

 

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