Cdm approva all’unanimità decreto aiuti economici-umanitari. Riduzione accise di circa 25 cent. al litro

AgenPress –  “Tassiamo una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime e distribuiamo questo denaro alle imprese e famiglie che si trovano in grande difficoltà”. Lo ha detto il premier Mario Draghi al termine del Consiglio dei ministri.

 “E’ necessaria una risposta immediata e concreta sulla formazione del prezzo europeo dell’elettricità: ci sono varie proposte e convergeremo su una proposta. Poi non è detto che venga approvata: ci sono Paesi che hanno difficoltà ad avere un meccanismo unico. Le regole europee sono state raggiunte anni fa e rispettavano uno schema di quegli anni, ma da allora è cambiato tutto. Noi andiamo avanti, vediamo che è possibile fare. Occorre una risposta europea, altrimenti faremo qualcosa di nazionale ma non sarebbe soddisfacente”.

Nel tardo pomeriggio di oggi si è riunito il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Il Cdm ha approvato all’unanimità il decreto con le misure urgenti per contrastare gli effetti economici ed umanitari della guerra in Ucraina, dal contrasto al caro energia agli effetti economici della crisi, fino all’accoglienza dei profughi. Il totale delle misure è di 4,4 miliardi di euro.

Già la bozza girata in giornata del decreto ministeriale Mef-Mite prevedeva il taglio dell’accisa sui carburanti. È possibile sulla base di una norma in vigore dal 2007, che introduce la riduzione “fino al trentesimo giorno” dalla data di pubblicazione del decreto, dell’accisa su “benzina, oli da gas e gasolio, gas di petrolio liquefatti (GPL)”, usati come carburante.

I tagli porteranno ad una riduzione dei prezzi al consumo maggiore. Sull’accisa viene infatti calcolata anche l’Iva al 22%. Alla fine è di circa 25 centesimi al litro, secondo quanto riferito da Draghi in conferenza, il taglio sui carburanti. La riduzione sarà applicata, viene spiegato, fino a fine aprile.

Fino a 200 euro di buoni benzina esentasse per il 2022: è una delle misure previste dal decreto per contrastare l’impatto della crisi in Ucraina. Si prevede che “l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito”.

Oltre 5 milioni di famiglie, circa un milione in più, avranno un aiuto per le bollette grazie all’estensione del bonus sociale. Con il provvedimento si alzerà il tetto Isee (da 8mila e 12mila euro) che consentirà di “proteggere” circa 5,2 milioni di famiglie, rispetto ai 4 milioni attuali. “Pagheranno l’energia come l’estate scorsa”.

Le imprese potranno rateizzare le bollette per i consumi di maggio e giugno, per un numero massimo di 24 rate mensili. Per sostenere le esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas, Sace potrà rilasciare le proprie garanzie in favore di banche e istituzioni finanziarie entro un limite massimo di impegni pari a 9 miliardi di euro.

Oltre 30 gli articoli del testo. Ci sono misure per l’accoglienza dei profughi. “Le risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero dell’interno, relative all’attivazione, alla locazione e alla gestione dei centri di accoglienza, sono incrementate di 7.533.750 euro per l’anno 2022”.

Previsti sostegni a Regioni, enti, associazioni e Terzo settore per l’accoglienza complessiva di 75mila profughi ucraini. Nello specifico, 60mila unità sono per l’assistenza di profughi che abbiano trovato autonoma sistemazione. Altri 15mila sono per “ulteriori forme di accoglienza diffusa” che saranno attuate “mediante Comuni, enti del Terzo settore, Centri di servizio per il volontariato, enti e associazioni e gli enti religiosi civilmente riconosciuti”. Altri contributi riguardano l’assistenza sanitaria delle Regioni per 100mila rifugiati.

I medici e gli operatori sanitari ucraini potranno esercitare anche in Italia la loro professione, fino al 4 marzo del prossimo anno. Si tratta di una misura temporanea “delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore socio-sanitario ai professionisti cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 che intendono esercitare nel territorio nazionale, presso strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private, una professione sanitaria o la professione di operatore socio-sanitario”.

 

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