L’evoluzione dei videogames dalle prime console alle app

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AgenPress. C’è un grosso spartiacque, un prima e un dopo, due date che segnano esattamente il cambio di paradigma tra i primi videogiochi destinati ad una ristrettissima elite di giocatori embrionali e quelli che, sull’onda della massificazione e della commercializzazione, iniziano a farsi largo nel mercato mondiale. La prima data è addirittura inverosimile. Sono passati solo due anni dalla fine del secondo conflitto più grande della storia. É il 1947 e nasce Cathode-ray tube, amusement device: il primo gioco che simula sullo schermo il lancio di un missile verso un bersaglio. Del resto la guerra è un ricordo talmente vivo che sembra ancora realtà. L’era dei videogames inizia prima degli anni ‘50 ma occorre aspettare la seconda data, il 1971, per Computer space: il primo videogioco arcade disponibile in commercio. Ma è nel 1972 che arriva la grande svolta con Odissey, la prima console domestica sul mercato con sei schede e dodici titoli. Da allora si sono succeduti progressi inverosimili nel mondo del gaming, passando per Nintendo, Sega, brand da sale giochi e PC come Capcom e infine le recentissime Playstation, Xbox e applicazioni per smartphone.

Nessuno avrebbe mai pensato che il gioco potesse trasferirsi anche su dispositivi di piccolissime dimensioni come i telefoni cellulari. Eppure é cosí e in molti stanno investendo sui giochi in formato applicazione, in quanto i device piú utilizzati al momento sono quelli mobile. Anche il gioco si è adeguato, come dimostra questa tabella di app casino, che, oltre a menzionare solo applicazioni sicure e certificate AAMS, dà alcune informazioni come sia possibile installare e usare sul proprio dispositivo questo tipo di app. Sul versante dei videogiochi classici è obbligatorio citare i due colossi del ventunesimo secolo come Google Play ed Apple Store: i due provider commerciali dove scaricare giochi da cellulare. Ma ovviamente questo è solo l’ultimo paragrafo di un capitolo che dura da una vita.

Ecco allora le principali tappe da conoscere per avere un quadro estremamente sintetico dell’evoluzione videoludica, narrata anche da questo video con un breve estratto dal 1958 ad oggi. Nel 1977 spunta sul mercato un marchio storico: Atari. É il primo con l’home game system, vale a dire il sistema che consente di utilizzare cartucce di gioco intercambiabili e scambiabili tra i giocatori. Ma nel 1977 arriva il colosso Space Invaders, un titolo dal successo strepitoso che ispirò decine di aziende ad entrare nel mercato dei videogames. Nel 1980 ecco un altro nome iconico per cui non servono presentazioni: Pac man, ispirato ad una pizza con una fetta mancante. Nell’82 fa il suo esordio il mitico Commodore 64 con le cassette stile mangianastri e nell’84 sbarca sul mercato il leggendario Tetris. Nell’87 siamo invece nel clou della bagarre tra due colossi dell’intrattenimento da videogiochi: Nintendo e Sega. Il duello economico-commerciale delle aziende giapponesi pende quasi sempre sulla sponda Nintendo, la prima casa a lanciare l’indimenticato Game boy, antesignano del divertimento tra le mani sul piccolo schermo.

Il Game boy a cristalli liquidi spunta nel 1989 con quattro tonalità di grigio verde e tre titoli: Super Mario Land, Alleyway e Baseball. Esemplari venduti: 119 milioni. E pensare che oggi torna a nuova vita con Wordle che gira anche su Game boy. La quinta generazione di videogiochi inizia invece nel 1995 con l’avveniristica Playstation Sony che decide di puntare tutto sul supporto di ultima generazione di quegli anni: il compact disc. Ultima e maledetta generazione, considerando l’avvento della pirateria e la possibilità di contraffazione dei giochi riducendo così i ricavi della casa madre. Si muovono le idee sul fronte Nintendo e spunta così nel ‘96 la Nintendo 64 con sistema a cartucce per scongiurare la pirateria. Sesta e settima era sono le più conosciute. Le quattro date da ricordare sono le seguenti: 2000 The Sims, 2001 Xbox, 2004 Nintendo Ds e 2006 Wii. Il presente è la cosiddetta ottava era in cui la Cina introduce la stretta sui videogiochi. Sarà colpa anche dei VR e del conosciutissimo Fortnite (2016) che impazza sul web e sulle console domestiche.

 

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