AgenPress – “Abbiamo raggiunto tutti e 51 gli obiettivi” del Pnrr e “in questo momento è in discussione alla Commissione europea la firma dell’accordo operativo che apre il periodo di uno due mesi di interlocuzione prima di accordare la tranche dei prestiti previsti”.
Lo ha detto il premier Mario Draghi nel corso della conferenza stampa di fine anno organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare, trasmessa in diretta anche sul sito del Sole 24 Ore dall’Auditorium Antonianum di Roma.
“Il Governo resta pronto a sostenere l’economia – ha detto il premier – in caso di rallentamento, la sfida principale resta far aumentare il tasso di crescita nel lungo periodo e risolvere le debolezze strutturali a partire dalle disuguaglianze”.
Il premier ha sottolineato che la campagna di vaccinazione è stata essenziale per rilanciare l’economia: “la crescita a fine anno si assesterà, come detto oltre il 6% dopo un calo pari quasi al 9% lo scorso anno. Prevediamo – ha detto – che il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo scenda già da quest’anno”.
“Sull’inflazione – ha detto Draghi – dipende tutto dalla diffusione dell’epidemia, può essere che non abbia effetto, può essere, ma io non penso ci si arrivi, che si torni in una situazione in cui le imprese devono chiudere” ma in quel caso “diminuisce l’offerta” ma anche la domanda”.
Sul fronte delle pensioni c’è l’impegno a trovare soluzioni per un sistema sostenibile, ha detto Draghi ricordando le continue riforme che hanno accompagnato negli ultimi trenta anni il sistema pensionistico. “Bisogna dare certezze che il sistema non cambi ogni tre anni. La precarietà del lavoro è certamente uno dei motivi per cui non si mette su famiglia, è uno dei temi aperti nel confronto con le forze sociali. Abbiamo aperto un tavolo sulle pensioni, ma si parlerà anche di questo”.