AgenPress. Gentile direttore, gentili colleghi
mi ha fatto fa sorridere, leggere stamattina Vittorio Sgarbi sul «Giornale» (rilanciato anche dalla sua Agenzia) che cita il mio librino accanto al bestseller di Sallusti e Palamara; così come ieri mi ha sorpreso essere recensito da Furio Colombo sul «Fatto Quotidiano».
Ci tengo però a dire che “Il lato B della Storia” non è assolutamente un libro contro Berlusconi, ma un saggio breve che ripercorre, attraverso il cinema e la televisione (e qualche libro), il modo in cui è stato raccontato il personaggio e il periodo berlusconiano. Tutto qui. Dentro si incontrano film, da Fellini a Nanni Moretti, a Sorrentino. Tanta televisione, spesso con cattivi documentari. E anche giornali, libri, satira.
Ma l’intento del libro non è assolutamente satirico, né tanto meno irrispettoso. Si tratta di una ricerca seria – e spero tutto sommato onesta – che dedica anzi un capitoletto anche agli “anni dell’odio” e sottolinea la vacuità di un certo antiberlusconismo.
Senza rinunciare, tuttavia, a descrivere il fenomeno (tutto italiano) di un mondo dello spettacolo e della pubblicità commerciale elevati a sistema di potere istituzionale. La piccola intuizione del mio piccolo libro è forse proprio questa: nessuno aveva mai raccontato Berlusconi attraverso il mondo dello spettacolo. Eppure è stata tutta lì, la vera forza del suo potere; e solo quel mondo poteva raccontarlo.
Giuseppe Pesce