AgenPress. “La vicenda di Calogero Mannino, assolto per tre volte e in tre diverse occasioni per un reato che non aveva mai commesso, e che soprattutto non si era mai sognato di commettere non può non imporre una riflessione doloroso ma onesta e immediata sulla crisi della giustizia in Italia. Checchè ne pensi il ministro fantasma Alfonso Bonafede – dichiara la senatrice Fiammetta Modena di Forza Italia, membro della commissione giustizia di Palazzo Madama – tre sentenze diverse ci dicono che Calogero Mannino era innocente sin dall’inizio, che non andava indagato, e non andava processato.
Trent’anni di dolori privati e di mortificazioni pubbliche. Chi lo ripagherà mai?
Ma anche il Caso di Nunzia De Girolamo – aggiunge l’esponente forzista – lo trovo di una violenza inaudita e di una efficacia mediatica senza pari. Sette anni e passa di torture, di maldicenze, di cattiverie, di insinuazioni, di accuse pesanti, e poi la richiesta degli arresti per un fatto mai avvenuto, per una colpa mai consumata, per un’accusa del tutto infondata.
Mannino e De Girolamo insieme, la stessa notizia nel giro di una settimana. Mi torna in mente il processo Tortora, ma mi torna soprattutto in mente la carriera del magistrato che lo accusò e lo portò alla gogna e che alla fine però ha percorso indisturbato tutti i massimi livelli della scala gerarchica della magistratura.
Magari sarà così anche per il PM che ha indagato accusato e coperto di ridicolo e di fango sia l’uno che l’altra. Ma la riflessione più immediata che mi viene da fare leggendo le vostre sentenze è che lo Stato, dinanzi all’incomprimibile diritto di cronaca, deve intervenire a tutela della sofferenza da processo. Deve intervenire per valutare le carriere di chi ha male istruito una accusa. Deve anche risarcire chi viene assolto o prosciolto.
Ora – conclude Fiammetta Modena – sia a Calogero Mannino che a Nunzia De Girolamo auguro di riprendersi la loro vita, e quella dei loro figli e delle loro famiglie, anche se so bene che questa storia se la porteranno per tutta la vita nel cuore, nel cervello e nel corpo. Auguro a loro tutto il meglio del mondo, e un Natale finalmente sereno”.