Mes. Conte dice no, ed è polemica. La rabbia di Zingaretti e Renzi, la gioia di Meloni e Lega

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AgenPress  – “Prendere il Mes per risolvere una disputa nel dibattito pubblico non ha senso. Non è una panacea. I soldi del Mes sono prestiti, non possono finanziare spese aggiuntive, si possono coprire spese già fatte in cambio di un risparmio d’interessi”.

Così Giuseppe Conte domenica sera in conferenza stampa, spiegando che il meccanismo europeo “va a incrementare il debito e quindi va coperto” e  si renderebbero quindi necessarie “nuove tasse o tagli di spese” e che di conseguenza il risparmio sarebbe “molto contenuto”.

Seccato Matteo Renzi,  “dicendo no al Mes Giuseppe Conte fa felici Meloni e Salvini ma delude centinaia di sindaci e larga parte della sua maggioranza”. “Il tempo dimostrerà come questa decisione sia un grave errore politico – continua in un post su Facebook – e soprattutto un danno per gli italiani”. Di altro avviso la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che afferma: “Il premier ci ha dato ragione, non è un regalo”.

“Il presunto risparmio è risibile – aggiunge la Meloni -, se prendessimo prestiti del Mes i mercati ci vedrebbero come appestati. Ora speriamo che Zingaretti, Gualtieri e la stampa allineata, che conducono una campagna ideologica pro Mes, si mettano l’anima in pace”.

“In un momento così delicato, bisogna evitare ogni polemica politica. La questione Mes va affrontata in Parlamento e nelle sedi opportune”, ha detto Nicola Zingaretti “e non con una battuta in conferenza stampa, perché questo porta uno strascico di polemiche che non è in sintonia con la volontà che abbiamo di dare punti fermi agli italiani“.

“Il presidente del Consiglio aveva detto che del Mes avremmo discusso e deciso in Parlamento”, aggiunge il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio. “Stiamo aspettando il piano del governo per rafforzare e ammodernare la sanità pubblica, soprattutto quella territoriale. La maggioranza ha deciso che questo sarà il percorso e non bastano battute per cambiarlo. Venga Conte in Parlamento col programma per la sanità pubblica e discutiamo se le risorse del Mes siano le più convenienti, come noi del Pd riteniamo oppure se qualcuno ha idee migliori. Non sono d’accordo con quanto detto ieri da Conte, con il riferimento alle tasse e ai tagli da fare, se dovessimo usare il Mes”.

Esulta invece il M5s, da sempre contrario al prestito Mes: “Parole sagge”, secondo l’europarlamentare Piernicola Pedicini. “Questo dibattito, che esiste solo nel nostro Paese, è autolesionista perché mostra ai mercati un’Italia incerta e nervosa”.

Per il responsabile economia della Lega, Alberto Bagnai: “Conte ha ammesso che il Mes è un debito inutile e pericoloso, dando ragione a quanto sostenuto fin dall’inizio dagli economisti della Lega. Per aver difeso queste posizioni di buonsenso la Lega è stata dipinta come estremista e antieuropeista“. Su posizioni opposte Antonio Tajani, vicepresidente Fi e Ppe, sostiene che “Conte deve fare contento Grillo“.

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