AgenPress – L’aereo con a bordo l’oppositore russo Aleksei Navalny ridotto in coma da un misterioso malore giovedì scorso è atterrato a Berlino. “Alexey è stato affidato alla commissione medica. Yulia è con lui”, ha twittato la portavoce di Alexei Navalny Kira Yarmysh postando su twitter una foto della barella caricata su un Bombardier Challenger 604 all’aeroporto di Omsk.
“Molte grazie a tutti quelli che ci hanno supportato – ha twittato ancora Kira Yarmish -. La lotta per la vita e la salute di Alexey è appena iniziata e c’è ancora molto da fare, ma ora almeno il primo passo è stato fatto”. L’aereo è decollato intorno alle 8 ora locale (le 4 in Italia), con due ore di ritardo sul previsto. Sulla pista di decollo – secondo alcuni media russi – erano presenti medici russi e tedeschi, addetti alla sicurezza aeroportuale e alla logistica, polizia stradale e giornalisti dall’ emittente di Stato Russia-1 con una telecamera.
Navalny, 44 anni, è uno dei più feroci critici del presidente russo Vladimir Putin. Giovedì è stato ricoverato in un’unità di terapia intensiva a Omsk, in Siberia. I suoi sostenitori credono che sia stato avvelenato e che ci sia il Cremlino dietro il ritardo nel trasferimento. I medici russi affermano che non ci sono prove di avvelenamento e inizialmente hanno rifiutato di consentirgli di essere trasferito all’estero.