Agenpress – “A tutti coloro che stanno attualmente lottando per i valori che ritengono più cari, voglio dire che Taiwan ha sempre dato la massima preoccupazione e supporto”, ha scritto su Twitter la presidente Tsai Ing-wen. “Il nostro governo sta monitorando da vicino gli sviluppi e rispondendo con cautela per garantire in pieno sicurezza e interessi nazionali”. Migliaia di manifestanti si sono scontrati ieri con la polizia nell’ex colonia a causa della legge sulla sicurezza nazionale in discussione a Pechino.
La presidente e il premier Su Tseng-chang hanno deciso che il governo lancerà un piano di assistenza a favore di chi arriverà dall’ex colonia. Il Mainland Affairs Council, l’agenzia dell’isola che cura i rapporti con la Cina continentale, metterà a punto un progetto e lo attuerà dopo il coordinamento coi vari dipartimenti coinvolti, il “prima possibile”, secondo i media locali. Il governo finanzierà il piano focalizzato su diritto di residenza, accoglienza e cura per gli hongkonger in cerca di rifugio a Taiwan.
Un programma d’azione, ha scritto Tsai su Twitter, “di assistenza umanitaria per i cittadini di Hong Kong che delinei piani chiari e completi per la residenza, collocamento, occupazione e vita a Taiwan il prima possibile”. Tsai, che è anche leader del Partito democratico progressista (Dpp), ha esposto le sue osservazioni prima di prendere parte al Comitato esecutivo centrale del partito, a pochi giorni dall’ annuncio della Cina della scorsa settimana di voler introdurre a Hong Kong una legge sulla sicurezza nazionale fatta a Pechino.
La legge, in discussione al Congresso nazionale del popolo e sarà votata domani, punta a colpire sovversione, separatismo e atti d’interferenza straniera contro il governo cinese, che è autorizzato a istituire sedi d’intelligence nella città che molti temono possano portare a minare di fatto l’autonomia della regione amministrativa speciale e la stretta sulle libertà e i diritti civili dei suoi residenti.