Dl maggio, Polverini (FI). “Il governo non può più tardare”. Mes? Ci sono 36 mld a disposizione

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Agenpress – “Sono oltre due mesi che gli italiani sono rimasti chiusi in casa, i bambini e i ragazzi non sono andati a scuola, le famiglie sono state costrette a condividere 24 ore del loro tempo, in alcuni casi questo stare insieme è stato anche positivo, ma è chiaro che oggi ci sia un problema legato al lavoro e alla necessità di riportare i bambini a scuola e ad avere una socialità. Dal punto di vista sociale è un disastro. Abbiamo alcune norme che hanno impedito i licenziamenti delle persone. C’è stata tutta una lentezza burocratica sul pagamento degli ammortizzatori sociali. Le persone fanno fatica a fare la spesa”.

Così Renata Polverini, deputata di Forza Italia,  intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus sul dl maggio

“Nel frattempo vediamo tutti i giorni un balletto tra forze di maggioranza che evidentemente sono troppo diverse per mettersi d’accordo, è passato aprile, forse passerà anche maggio, speriamo che a giugno potremo discutere il provvedimento in Parlamento. Immaginate un parrucchiere che si trova a dover lavorare con una persona alla volta. Quanto fatturato perderà? Che cosa succederà a questi lavoratori? Queste sono piccole-medie imprese. Non riaprire significa che tante famiglie non avranno reddito. Il governo non può più tardare, un po’ di fretta in questo momento è necessaria”.

Sulla posizione del governo. “Non è giusto aprire un dibattito su un nuovo governo o un nuovo premier in un momento come questo. Dopodichè vediamo cosa succede. Se il governo metterà in campo strumenti che diano la possibilità di riportare questo Paese a lavorare è un conto, ma se invece non sarà così il Paese si dovrà interrogare su cosa è necessario fare per portare l’Italia fuori dalla crisi. E’ evidente che se questo governo non ce la dovesse fare la politica si dovrà interrogare”.

Sullo scontro governo-regioni. “Aver parcellizzato la società è stato un grandissimo errore, perchè non siamo stati in grado di garantire a tutti i cittadini la medesima attenzione sulla sanità. Sono contenta che nel mezzogiorno non sia arrivato in maniera così forte questo virus perchè probabilmente la sanità del sud non avrebbe avuto la capacità di reagire. Sul Mes c’è un dibattito stupido. Se ci sono 36 miliardi a disposizione per potenziare la sanità dovrebbero essere presi al volo. Dopodiché, penso che si debba andare ad una riapertura differenziata per regioni. 

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