Agenpress. Nel Decreto Rilancio sarebbe previsto il rimborso dell’abbonamento per i trasporti pubblici non usufruito per i pendolari che non hanno potuto usare i mezzi per l’emergenza Covid.
“Bene, ottima notizia. Finalmente un provvedimento che sta dalla parte dei consumatori, mettendo per iscritto quello che le norme in realtà già prevedono, evitando, però, in tal modo, inutili contenziosi legali” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“E’ evidente, infatti, che valeva già la disciplina del Codice civile che, in materia di obbligazioni, prevede all’art. 1463 la fattispecie dell’impossibilità sopravvenuta della prestazione. Insomma, anche se il servizio di trasporti è rimasto attivo, il consumatore che non ha potuto usufruire del servizio per via del lockdown, ha diritto al rimborso della quota parte di abbonamento non usufruita” prosegue Dona.
“Metterlo nero su bianco, però, eviterà, visto che le controparti sono restie a riconoscere i diritti degli utenti, azioni legali che andrebbero ad intasare la nostra giustizia già troppo oberata” conclude Dona.