Agenpress. A margine del think tank Re Mind Filiera Immobiliare Angelo Fumagalli, Presidente ANIE AssoAscensori ha fatto presente che “la mobilità urbana sostenibile non può prescindere da elementi essenziali quali ascensori e scale mobili – al centro di macro-trend quali l’urbanizzazione, l’invecchiamento della popolazione e la svolta digitale – il cui efficiente funzionamento è stato cruciale anche in questa delicatissima situazione derivata dalla crisi sanitaria da COVID-19.
La sicurezza e la disponibilità degli impianti sono infatti la preoccupazione quotidiana delle oltre 1500 aziende impegnate nelle attività di manutenzione di impianti di movimentazione e di trasporto di persone, un servizio essenziale e di fatto di “pubblica utilità” se solo pensiamo al funzionamento di ospedali o all’accessibilità delle persone agli edifici residenziali (una mamma con un passeggino, una spesa da trasportare, una persona con disabilità motorie)”.
Ha proseguito Fumagalli “in Italia vi sono circa un milione di ascensori e scale mobili funzionanti; più del 50% di questi impianti ha oltre 30 anni di vita, nella maggior parte non adeguati all’attuale stato dell’arte in termini di sicurezza, progettati e messi in servizio inoltre quando non esisteva ancora una normativa di riferimento sull’accessibilità (DM 236/89).
L’accelerazione dell’ammodernamento degli impianti elevatori avrebbe il vantaggio di coniugare l’esigenza essenziale di agire sugli standard di sicurezza con il tema della digitalizzazione, integrando la necessaria manutenzione on-site con tecniche di controllo remoto che porterebbero ad una migliore pianificazione e minori spostamenti dei tecnici per emergenze, con un aumento della disponibilità degli impianti e ricadute positive sul lato ambientale”.
Ha concluso il presidente Fumagalli” vedo quindi con favore che la Camera dei Deputati abbia impegnato a trattare la messa in sicurezza degli immobili e dei relativi impianti, con particolare riguardo al settore degli ascensoristi”