Agenpress. Se nella fase 2 del coronavirus bus e metro di tutta Italia potranno viaggiare con un numero limitato di passeggeri a bordo, ci saranno enormi disagi per gli utenti, con lunghe code presso stazioni e fermate e il ricorso alle auto private per gli spostamenti.
Lo prevede il Codacons, dopo le richieste avanzate oggi dal presidente dell’Anci Antonio Decaro circa assembramenti e capacità massima di viaggiatori su metro e bus.
“Se si arriverà ad una situazione in cui i mezzi pubblici potranno viaggiare con un numero ridotto di passeggeri in modo da garantire le distanze minime a bordo, è evidente che si creeranno disagi immensi per gli utenti, con ingressi contingentati presso stazioni della metro e fermate dei bus, lunghe file, ritardi e attese enormi – spiega il presidente Carlo Rienzi – In tale contesto si incrementerebbe il ricorso alle auto private da parte dei cittadini, con danni sul fronte ambientale e un preoccupante incremento del traffico veicolare”.
“Per tale motivo chiediamo al Governo di disporre la gratuità del trasporto pubblico in tutta Italia in caso di accessi limitati a bus e metro nella fase 2, o ad una sostanziale riduzione del prezzo di biglietti e abbonamenti, per venire incontro agli inevitabili disagi cui saranno costretti gli utenti” – conclude Rienzi.