Il giornalista evidenzia il rischio di fughe di dati sensibili sulla salute dei cittadini mediante le potenziali app al vaglio del Governo per tracciare gli spostamenti
Agenpress – “Papa Giuseppe Conte scambia la pandemia per Natale. Dispensando a più non posso compiti e incarichi a tecnici e scienziati. Perché la politica fallimentare di palazzo non sa e non vuole più assumersi le responsabilità di decisioni importanti. Non sanno più come fare, né dove andare. Questa è la verità”. Lo afferma Maurizio Scandurra nella sua opinione quotidiana ad Agenpress.
“Quasi 200 le persone ingaggiate dal Governo – prosegue il giornalista e saggista cattolico – per fornire risposte concrete agli interrogativi più urgenti, economia e sanità in primis. Dai 17 moschettieri di Vittorio Colao, sino ai 74 esperti chiamati dal Ministero dell’Innovazione per scegliere un’ipotetica app per tracciare gli spostamenti dei cittadini alla riapertura del Paese. Ma che cos’è, un conclave? Siamo mica diventati scemi? Qualcuno mi può dire quanto ci costa esattamente tutta questa gente, mentre gli italiani aspettano ancora i 600 euro, e intanto anche il sito per i finanziamenti garantiti dallo Stato va in tilt come due settimane fa quello dell’Inps?”.
Per poi concludere, lapidario e tagliente: “E’ evidente che tecnici e virologi non servono a nulla, se non a confondere le idee, aumentare la spesa pubblica e sottolineare la totale incapacità di un Premier e di un Esecutivo in assoluto i peggiori nella Storia della Repubblica. Nessuno di questi geni ha pensato che ci sono almeno 20 milioni di anziani e persone di varia età che non usano smartphone e telefoni digitali? E che esiste una legge sulla privacy che tutela anche i dati sensibili sulla salute? C’è il rischio pesante che anche questi possano andare pericolosamente in giro, come già accaduto a quelli della previdenza sociale giorni fa”.