Libia, Amsi e Co-mai: in 8 mesi più di 3500 morti, di cui 1500 civili tra donne e bambini e oltre 25 mila feriti

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Agenpress. L’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e le comunità del mondo arabo in italia (Co-mai) presentano il bilancio di morti e feriti in Libia dall’inizio del conflitto. Sono più di 3.500 morti di cui 1.500 civili e oltre 25 mila feriti. Trovate numerose fosse comuni con civili uccisi nelle loro case .

Inoltre i medici riferiscono una situazione molto grave negli ospedali dove manca tutto quello che è necessario per curare e salvare i feriti e bambini.

Lanciamo il nostro grido d’allarme al mondo politico affinché si fermi il massacro in atto in Libia, il maltrattamento dei migranti, le violenze contro le donne e i bambini e il mercato nero dei trapianti d’organi, denuncia Foad Aodi fondatore Amsi e Co-mai e membro del Registro Esperti della Fnomceo, che è in contatto continuo con i 6 medici libici che forniscono continuamente gli aggiornamenti.

Stiamo perdendo la speranza di vedere la fine di questo conflitto per motivi di ingerenza e conflitti di leadership e interessi economici di paesi stranieri in Libia come dimostrano i fatti. Dispiace che sia l’Italia che la Comunità Europea stanno perdendo terreno e potere decisionale in Libia.

 

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