Agenpress. L’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e le comunità del mondo arabo in italia (Co-mai) presentano il bilancio di morti e feriti in Libia dall’inizio del conflitto. Sono più di 3.500 morti di cui 1.500 civili e oltre 25 mila feriti. Trovate numerose fosse comuni con civili uccisi nelle loro case .
Inoltre i medici riferiscono una situazione molto grave negli ospedali dove manca tutto quello che è necessario per curare e salvare i feriti e bambini.
Lanciamo il nostro grido d’allarme al mondo politico affinché si fermi il massacro in atto in Libia, il maltrattamento dei migranti, le violenze contro le donne e i bambini e il mercato nero dei trapianti d’organi, denuncia Foad Aodi fondatore Amsi e Co-mai e membro del Registro Esperti della Fnomceo, che è in contatto continuo con i 6 medici libici che forniscono continuamente gli aggiornamenti.
Stiamo perdendo la speranza di vedere la fine di questo conflitto per motivi di ingerenza e conflitti di leadership e interessi economici di paesi stranieri in Libia come dimostrano i fatti. Dispiace che sia l’Italia che la Comunità Europea stanno perdendo terreno e potere decisionale in Libia.