Agenpress. Se il Presidente della Regione Alberto Cirio pensa di cavarsela con qualche parolone contro la mafia e con le dimissioni dell’assessore regionale Roberto Rosso si sbaglia di grosso. L’assessore Rosso, in quota a Fratelli d’Italia dopo un lungo trascorso politico, prima nella Dc e poi nelle formazioni di centrodestra, è stato arrestato per voto politico di scambio mafioso.
Voti chiesti, secondo l’accusa, ai clan della Ndrangheta per garantirsi l’elezione in Consiglio regionale del Piemonte. Per Maurizio Acerbo e Ezio Locatelli, rispettivamente segretario nazionale e segretario provinciale Prc di Torino “voti che hanno inquinato il voto regionale, nella fattispecie il voto dato allo schieramento delle forze di centrodestra. La Giunta regionale e il suo Presidente hanno solo una cosa fa fare: dimettersi e ridare la parola agli elettori”.
Sabato 21 dicembre, alle ore 10,30, Rifondazione Comunista terrà un presidio davanti alla sede della Regione in piazza Castello portando cartelli e scope. Facciamo pulizia. Fuori la Ndrangheta dalla Regione, elezioni subito.