Agenpress. È inquietante che nel governo ci sia chi continui a parlare a sproposito di questo tema. Il senatore senatore Vito Crimi, per esempio, è tornato in queste ore a mettere in fila solenni sciocchezze senza provare neanche un minimo di imbarazzo.
Le sue parole confermano, qualora ce ne fosse stato bisogno, che la sua missione è colpire i giornalisti per indebolire l’informazione professionale e rendere i cittadini manipolabili dalle piattaforme digitali.
Non a caso, continua ad occuparsi della professione e dei suoi istituti anche da viceministro dell’Interno. Il senatore Crimi spara nel mucchio, parla di gestione poco trasparente dell’Inpgi e di impossibilità per il governo di esercitare poteri di controllo, pur sapendo che l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani – esattamente come tutte le casse professionali privatizzate – è sottoposto alla vigilanza del ministero del Lavoro, del ministero dell’Economia e della Corte dei Conti.
E’ quanto dichiara, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana).