Prescrizione. Al via da gennaio. Bonafede non apre a correzioni

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Agenpress – La legge sulle intercettazioni dell’ex guardasigilli Andrea Orlando sarà corretta in due punti: “Il pubblico ministero (e non più la polizia giudiziaria) torna ad avere la supervisione nella scelta tra intercettazioni rilevanti e non rilevanti; per il difensore ci sarà la possibilità di richiedere una copia solo delle intercettazioni rilevanti. Quelle irrilevanti le potrà ascoltare e se c’è divergenza sulla rilevanza o meno di queste si andrà dal pm”, ha spiegato il ministro pentastellato.

“Di fronte alle divergenze che ci sono sulla riforma della prescrizione, l’accordo che siamo dati è che la legge entra in vigore dal 1 gennaio, mentre il 7 gennaio ci incontreremo per lavorare sulla riduzione dei tempi del processo“,  dice il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, aggiungendo che invece “c’è stato un accordo di massima per rinviare la legge sulle intercettazioni al 2 marzo e per una norma che modifichi il provvedimento”.

La maggioranza, dunque, trova così una prima quadra in tema di giustizia anche se torna la tensione sull’avvio della prescrizione per la quale Italia Viva, durante il vertice, aveva chiesto un rinvio della partenza, come per la riforma Orlando. “Per Iv è inutile rivedersi il 7 gennaio, quando la prescrizione sarà già entrata in vigore. Hanno chiesto che si affrontasse il tema della prescrizione con la stessa urgenza con cui è stato affrontato quello delle intercettazioni. Se si può inserire nel dl Milleproroghe una norma sulle intercettazioni allora è possibile ottenerla anche per bloccare la decorrenza dei termini della prescrizione”, affermano i parlamentari renziani.

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