Agenpress. Stamattina leggo sui giornali che si è acceso il dibattito sulla richiesta di un referendum sul taglio dei parlamentari, un taglio che il MoVimento 5 Stelle ha proposto e che il Parlamento ha già approvato da tempo e con ampissimo consenso.

Da metà gennaio del nuovo anno sarebbe infatti entrato in vigore. Significa che l’Italia, dopo decenni di tentativi non concretizzatisi, sarebbe finalmente riuscita a ridurre il suo enorme numero di parlamentari, con 345 poltrone in meno da sfamare, per un risparmio di 300mila euro al giorno.

Ho usato il condizionale perché adesso, appunto, 64 parlamentari hanno firmato per indire un referendum confermativo e quindi tutto, inevitabilmente, slitterà ancora di qualche mese.

Non è un problema, anzi, sono sicuro che i cittadini sapranno scegliere nel migliore dei modi, ogni referendum per noi è sacro.
Ma vorrei anche dire ai 64 firmatari che forse potevano andare in piazza a raccogliere le 500mila firme che servono per la richiesta del referendum, fare dei banchetti, insomma coinvolgere le persone veramente. Ma dubito che le avrebbero raccolte.

Noi comunque non vediamo l’ora di iniziare questa campagna referendaria per confermare il taglio dei parlamentari. E invito anche tutti i mezzi di comunicazione e i media ad informare in modo trasparente i cittadini.