Agenpress – La Cina ha sollecitato “con forza” gli Usa a fermare “immediatamente” i “giudizi irresponsabili sulla questione dello Xinjiang”, a bloccare le sue interferenze “negli affari interni della Cina” e a rimuovere “il prima possibile” le 28 entità tecnologiche cinesi dalla lista nera del commercio americano con l’accusa di violazione dei diritti umani. Pechino “prenderà tutte le misure necessarie per tutelare in modo risoluto i suoi interessi”.
L’ipotesi di possibili rappresaglie è legata alla decisione Usa di varare la stretta alla vendita di tecnologia americana a un gruppo di società cinesi attive in settori come riconoscimento facciale, intelligenza artificiale e altri prodotti avanzati, alla base del “contenimento” delle minoranze musulmane dello Xinjiang, la regione del nordovest.
Gli Stati Uniti chiedono alla Cina di “fermare immediatamente la sua campagna di repressione nello Xinjiang, di rilasciare tutti coloro che sono arbitrariamente detenuti e di smettere le attività di coercizione dei gruppi di minoranza cinese di fede musulmana residenti all’estero di tornare in Cina fronteggiando un futuro incerto”, ha detto il segretario Mike Pompeo in una nota diffusa ieri.