11 settembre 2001. Quattro attacchi suicidi colpirono il cuore dell’America. Biden, “l’unità è la nostra forza”

AgenPress – Gli attacchi alle Torre Gemelle provocarono la morte di 2.977 persone. Le vittime a New York, colpita al cuore con l’attacco al World Trade Center, furono 2.753. Furono 184 quelle al Pentagono, 40 tra i passeggeri del volo 93. La più giovane tra i passeggeri dei voli dirottati dai terroristi fu Christine Hanson, che si era imbarcata a bordo del United Airlines Flight 175. Aveva due anni, stava andando per la prima volta a Disneyland. Il più anziano era Robert Norton. Si trovava a bordo dell’American Airlines Flight 11. Aveva 82 anni.

Quattro attacchi suicidi coordinati e compiuti con altrettanti aerei di linea, dirottati da 19 terroristi di Al Qaeda, causarono quasi tremila vittime (2.977) e circa seimila feriti. L’obiettivo era l’odiata America: le Torri Gemelle del World Trade Center di New York, il Pentagono, Washington. Proprio il volo diretto sulla capitale statunitense precipitò però in un campo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania, a seguito di un’eroica rivolta da parte dei passeggeri.

“Nei giorni successivi all’11 settembre abbiamo visto qualcosa di molto raro: un vero senso di unità nazionale”, ha detto afferma Joe Biden in un videomessaggio di 6 minuti e 23 secondi.  “Abbiamo visto come l’unità è una di quelle cose che va mai distrutta. L’unità è quella che ci rende l’America al meglio. E questa per me è la lezione più importante dell’11 settembre. L’unità è – afferma Biden – la nostra forza maggiore: non vuol dire che dobbiamo credere tutti nella stessa cosa ma che dobbiamo avere rispetto gli uni degli altri e per questo Paese”.

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